4,6 mld di € e 55 mln di pernottamenti sono i numeri chiave del cicloturismo che fanno riferimento alla stima della spesa media complessiva generata in Italia (il primo di questi) e al numero di pernottamenti (il secondo).
Mentre il 62% è la quota dei cicloturisti stranieri, con una spesa pari a 2,9 mld di €.
La sola Germania rappresenta oltre un quarto del movimento cicloturistico in Italia. Fanno seguito poi i paesi vicini quali Austria, Francia e Regno Unito. Da segnalare come nel 2019 si sono affacciati paesi quali Polonia, Albania e Slovenia che insieme rappresentano circa l’11% dei cicloturisti internazionali in Italia.
Numeri più che incoraggianti che sono stati estrapolati dal 2° rapporto ISNART – Legambiente Bike Summit 2020 “Viaggiare con la bici”.
Tuttavia è bene sottolineare come questi non siano dei numeri isolati, legati ad una semplice moda o trend del momento oppure ancora al cambio di abitudini e preferenze di viaggio dettate dal momento storico.
Già nel 2018 Isnart e Legambiente nel loro 1° report avevano evidenziato un incremento del cicloturismo pari al +41% rispetto al 2013 dovuto prevalentemente dai turisti attivi le cui presenze erano aumentate del +51%.
Come sta cambiando il cicloturismo
Se da un lato i numeri continuano a crescere, dall’altro si sta assistendo a dei cambiamenti che è bene prendere in considerazione per approcciarsi in maniera adeguata a questo mercato.
1. Staycation vs viaggi a lungo raggio
Se prima del 2019 il cicloturismo era un fenomeno che riguardava essenzialmente regioni come la Toscana, l’Emilia Romagna ed il Trentino Alto Adige. A partire dal 2020 – per effetto anche dell’aumento dei viaggi a corto raggio – anche le regioni meridionali (quali ad esempio Campania, Calabria e Sicilia) hanno registrato un incremento di cicloturisti: Campania, Calabria e Sicilia.
Negli ultimi 2 anni i cicloturisti italiani hanno iniziato a muoversi nella stessa area di residenza o in quelle limitrofe. Mentre i cicloturisti di lingua tedesca si sono concentrati prevalentemente in Trentino.
Tuttavia – secondo quanto emerge dal rapporto del quarto quadrimestre 2021 di Expedia – i viaggi a lungo raggio stanno aumentando in maniera costante ed importante. Ciò significa che le persone vogliono tornare presto a scoprire il mondo.
2. Le e-bike trainano il settore
Ne abbiamo parlato anche nel precedente articolo “Colonnine di ricarica e manutenzione e-bike per la pubblica amministrazione: tutto quello che c’è da sapere”. Quello delle ebike è uno dei trend più importanti del settore delle due ruote e che continuerà a crescere anche nei prossimi anni.
Basti pensare che gli operatori di settore prevedono di raggiungere i 17 mln di pezzi nel 2030 superando così la vendita delle biciclette muscolari.
Dotarsi di colonnine di ricarica e manutenzione e-bike significa quindi ambire ad intercettare un segmento di clientela che è ampiamente uscito dalla condizione di nicchia.
3. Nuovi trend in atto
Tuttavia pensando in ottica futura esistono almeno un paio di altri trend che non possiamo ignorare o sottovalutare. Da una parte abbiamo quello delle gravel bike e dall’altra parte abbiamo quello del target delle donne.
Non ci sono numeri certi ed aggiornati sul numero di vendita delle gravel bike. Nel 2020 ammontava a circa 35.000 unità.
Nonostante ciò l’interesse nei confronti di questa tipologia di bici è testimoniato dai vari operatori di mercato.
Tutte le case produttrici – oggi – hanno in catalogo almeno un modello di gravel bike.
Esistono prodotti turistici dedicati interamente a questa tipologia di bici, come ad esempio “Gravel in the Land of Venice”.
Le aziende produttrici di abbigliamento tecnico hanno lavorato a delle linee di prodotto dedicate.
Insomma al di là dei numeri, l’interesse è veramente palpabile.
Altro fenomeno è quello del target delle donne. Anche in questo caso basta partecipare ad una fiera di settore, oppure dare uno sguardo ai visitatori del proprio sito internet o ancora fare una pedalata la domenica mattina per notare come ci sia un’esplosione di donne che pedalano in bici.
Apparentemente questi due trend possono sembrare distanti tra di loro, ma a bene guardare entrambi hanno necessità di servizi ed infrastrutture di manutenzione che rendano le proprie uscite in bici memorabili.
4. Sostenibilità
Quello della sostenibilità è uno dei temi più dibattuti negli ultimi anni. Per questo merita una menzione particolare nonostante la bici sia uno dei mezzi ecosostenibile per eccellenza.
I nostri prodotti possono essere installati sia nei percorsi più battuti ma anche quelli meno battuti e questo consente di ridurre il sovraffollamento turistico o l’overturism.
Ed infine sosteniamo le comunità locali perchè dotandosi di infrastrutture di ricarica e manutenzione e-bike anche le piccole destinazioni o strutture possono diventare appetibili nei confronti dei cicloturisti che portano ricchezza sul territorio.
Se vuoi trovare la soluzione migliore per essere sempre più bike friendly o vuoi avere maggiori informazioni contattaci senza impegno.